Formazione e cambiamento: una sfida possibile?

Formazione e cambiamento: una sfida possibile?

La misura dell’intelligenza è la sua capacità di cambiare.
(Albert Einstein)

 

Formazione è una parola così largamente divenuta di uso comune, da aver perso, forse, un po’ del suo significato originario e della sua importanza. Dal nostro punto di vista è un concetto di un estremo valore e tale valore andrebbe richiamato alla memoria proprio per comprendere il senso del lavoro che AIAS di Milano Onlus, dallo scorso anno, ha deciso di investire in questo campo.

FORMAZIONE. E’ un complesso insieme di azioni e di processi che costituiscono, modificano, configurano e strutturano ogni soggetto, ciò che si potrebbe chiamare un “accadimento di tipo educativo e formativo”. Un processo di sviluppo, dunque, di apprendimento, di crescita e di cambiamento della persona attraverso differenti attività. La formazione si collega a quattro aspetti fondamentali del nostro tempo: soggetto, complessità, cambiamento e specializzazione.

SOGGETTO. E’ un filo rosso, dalla logica al metodo, dai contenuti ai processi, è il filo rosso dell’attenzione alla persona nella sua dinamicità e nella sua singolarità. La centralità del soggetto, nella personale capacità di conoscere i propri processi adattandoli e trasformandoli, regala alla nozione di formazione una valenza dinamica ed al tempo stesso strutturale. Oggi si parla continuamente del carattere complesso del contesto in cui viviamo e della realtà in cui siamo inseriti ed in essa complessità e cambiamento sono diventati due termini fondanti del nostro clima culturale.

COMPLESSITA’. Richiama il carattere composito della realtà, il suo essere un sistema caratterizzato da interazioni continue. Al tempo stesso, attingendo dalla filosofia, complessità è “parola che più che una teoria possibile del mondo, esprime il suo contrario, ossia l’impossibilità di addivenire ad una qualche forma di verità definitiva(D. Demetrio). Questa impossibilità non implica, però, la rinuncia alla ricerca, una ricerca fatta di costanti, di direzioni, di forme possibili, insomma di una ricerca aperta, che apra altri mondi sia nell’azione sia nel pensiero, una ricerca continua e viva.

CAMBIAMENTO. E’ insito nella storia dell’uomo, crescita e cambiamento sono comuni denominatori del nostro vivere. Il cambiamento va inteso come fatto che attraversa i soggetti e le persone nella loro più profonda essenza.

Con queste premesse appare evidente che la formazione con la sua valenza dinamica (prendere forma e passare da una forma all’altra), la sua valenza strutturale (è fondante per l’individuo nel dargli una forma), la sua valenza composita (la forma rappresenta un vincolo, ma anche un insieme di possibilità) esprima il divenire ed il farsi dell’uomo nell’insieme dei suoi aspetti. La formazione con la centralità del soggetto e dei suoi processi, della sua storia, con la centralità dei vincoli, dei limiti e delle possibilità, con la centralità di competenze non rigide ma aperte e flessibili, richiama continuamente la sfida dell’imparare ad essere, dell’attrezzarsi ad essere, nella vita di tutti i giorni, ma anche nella propria professione con peculiarità e specificità individuali ma anche con competenze tecniche e specialistiche.

SPECIALIZZAZIONE. Formazione come costruzione di un sapere ulteriore, una serie di possibilità di costruirsi, per alimentare se stessi, il proprio lavoro ed in particolare il proprio modo, la propria professionalità. Significa conoscenza, conoscenza di modelli, di strumenti, di risorse dentro e fuori da sé che possano essere spese nella relazione con l’altro.

Siamo abituati ad aspettarci flessibilità nei contesti di cura in cui operiamo, dai pazienti, dalle famiglie con cui lavoriamo, dai colleghi, ma appariamo invece ben poco disposti a metterci in discussione, modificando il nostro modo di rapportarci ad essi e trasformando il nostro assetto lavorativo. La formazione in questo senso rappresenta una sfida aperta, rappresenta un ventaglio di possibilità in cui spendersi, in cui si diventa allievi ogni volta, con il gusto di imparare nuove conoscenze, nuove tecniche, nuovi strumenti, nuovi approcci, ma anche con l’umiltà di poter cambiare, di poter ripensare il proprio modo di lavorare ed incamminarsi in nuove direzioni con creatività ed unicità.

Formazione in ultimo non può che rimandare a RELAZIONE, ossia alla dimensione fondamentale dell’intersoggettività. E’ nell’intersoggettività che la possibilità mette in luce il carattere aperto del processo formativo, il suo dinamismo e le infinite modalità con cui la persona si manifesta e viene percepita nella relazione con l’altro, che traduce un modo diverso di prendersi cura dell’altro e di porsi in relazione con esso.

AIAS, comprendendo l’importanza della formazione, ha progettato e definito una serie di proposte formative come occasione di riflessione e di confronto per molteplici figure professionali, medici, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, educatori, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, terapisti della neuro psicomotricità dell’età evolutiva. Gli orientamenti teorici e clinici sono differenti ma condividono tutti un progetto comune, quello dell’attenzione alla cura della persona in un modo dinamico e sempre più specializzato ed aggiornato.

Per il 2016 Aias promuove e propone ai suoi operatori, ma anche a tutti gli operatori esterni un catalogo di proposte formative con crediti ECM che è disponibile sul sito www.aiasmilano.it.

Diverse e specialistiche le proposte sui seguenti argomenti:

  • Ortesi ed ausili per la riabilitazione 19 Febbraio 2016 (per Fisioterapisti, Medici, Neuropsichiatri Infantili e Fisiatri)
  • Psicofarmacologia dell’età evolutiva →14 Maggio 2016 (per Medici e Neuropsichiatri Infantili)
  • Corso di formazione sul Metodo Bobath → Settembre – Dicembre 2016 (per Fisioterapisti e Tnpee)
  • La valutazione nei bambini stranieri e migranti → Marzo – Aprile 2016 (per Logopedisti e Psicologi)
  • Giornata di studio sul modello DIR/FLOORTIME → 28 Maggio 2016 (per Fisioterapisti, Tnpee, Logopedisti, Medici, Psicologi, Educatori)
  • Il modello DIR/FLOORTIME nella riabilitazione dei disturbi del neurosviluppo attraverso la discussione di casi clinici → Da Giugno a Dicembre 2016 (per terapisti Fisioterapisti, Tnpee, Logopedisti, Medici, Psicologi Educatori con conoscenza del metodo)
  • Convegno “Disabilità e relazioni familiari nell’infanzia e nell’adolescenza” →18 -19 Novembre 2016 (per Medici, Assistenti Sociali, Psicologi, Logopedisti, Tnpee, Educatori, Fisioterapisti)

Per maggiori informazioni: corsi@aiasmilano.it

Gruppo Formazione

Stefano Fava, Laura Galbiati, Elisabetta Roca

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